Il corso si sviluppa attorno all’idea prima che l’essere biologico è in continuo accoppiamento tra ambiente interno ed ambiente esterno. Che il continuo svolgersi delle funzioni biologiche fino anche alle funzioni culturali e sociali, è scandito per tutti da momenti di espansione e contrazione, secondo cicli di lunghezza diversa, che scandiscono differenti fasi dell’espressione e della regolazione dell’essere vivente. In questo si entra a pieno merito nel principio osteopatico dell’essere umano che possiede in sé i meccanismi di autoregolazione e autoguarigione necessari al suo equilibrio rispetto ai continui scambi tra ambiente interno ed ambiente esterno, in cui l’accoppiamento tra le due parti – il soggetto e ciò che è altro da sé -assume una luce particolare.
- Vi racconterò brevemente la mia storia personale e di come sia giunto a studiare e ad esperire con grande interesse il lavoro sul ritmo applicato al corpo umano. Esplorerete alcune importanti definizioni filosofiche e scientifiche che riconducono all’esperienza del ritmo;
- Analizzeremo i differenti principali cicli di espansione e contrazione in biologia;
- Riguarderemo assieme, lungo la storia dell’osteopatia ciò che gli osteopati hanno introdotto come lavoro attraverso i ritmi;
- Guarderemo il corpo come contenitore d’acqua, suddiviso da diversi sottocontenitori: i vasi contenenti i materiali liquidi e semiliquidi. Introdurrò il sistema vasale ramificato: il contenitore del sangue e della linfa;
- Presenterò il cuore in una veste anatomo fisiologica biologica rispetto al suo funzionamento intrinseco e alle vie di comunicazione che intrattiene con il cervello;
- Vi farò toccare con mano e dita il cuore vivente, attraverso un approccio toracico inedito.
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